Nell'attuale congiuntura economica italiana e molto frequente imbattersi in situazioni aziendali e personali che sollevano il problema della emersione e gestione delle anomalie bancarie e finanziarie. L’aspetto più preoccupante lo si riscontra nella frequenza delle anomalie negli strumenti di finanziamento e di gestione della finanza d’impresa più diffusi, ossia nei contratti di conto corrente, di finanziamenti e da ultimo anche nei mutui. Tra le “anomalie” più diffuse sui contratti finanziari vi sono infatti l’anatocismo e l’usura, ma anche particolare menzione la merital’applicazione delle “commissioni di massimo scoperto”, o delle commissioni che ne hanno preso il posto, in modo difforme a quanto le clausole contrattuali prevedono. Di anomalie si deve parlare anche per quei contratti stipulati con la banca per fronteggiare rischi: contratti che spesso vengono sottoscritti dal contraente più “debole” in quanto suggeriti dalle banche e che nascondono “costi e commissioni occulte” che non sono state valutate per incapacità tecnica del contraente imprenditore. Il correntista oggi ha però diversi strumenti per far valere le proprie ragioni ed in tal senso può rivolgersi a strutture specializzate, come lo Studio Gabriellini, per la difesa dei propri diritti.
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